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Chi siamo

COMUNE DI BAGHERIA - SPORTELLO UNICO ATTIVITA' PRODUTTIVE
 

Lo Sportello Unico alle attività Produttive (SUAP) è unico punto di accesso territoriale per tutti i procedimenti che abbiano ad oggetto l'esercizio di attività produttive e di prestazione di servizi e quelli relativi alle azioni di localizzazione, realizzazione, trasformazione, ristrutturazione o riconversione, ampliamento o trasferimento, nonché cessazione o riattivazione delle suddette attività, ivi compresi quelli di cui al decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, che ha recepito la Direttiva Servizi.

Il D.P.R. 160/2010 stabilisce che le domande, le dichiarazioni, le segnalazioni e le comunicazioni concernenti le attività e i relativi elaborati tecnici e allegati sono presentati, esclusivamente in modalità telematica, al SUAP del comune competente per il territorio e lo stesso provvede all'inoltro telematico della documentazione alle altre amministrazioni che intervengono nel procedimento, le quali adottano modalità telematiche di ricevimento e di trasmissione.

Il SUAP assicura al richiedente una risposta telematica unica e tempestiva. Nei casi in cui le attività sono soggette alla disciplina della segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA), stabilisce che la segnalazione è presentata al SUAP che verifica, con modalità informatica, la completezza formale della segnalazione e dei relativi allegati. In caso di verifica positiva, il sistema informatico rilascia automaticamente la ricevuta e il richiedente può avviare immediatamente l'attività;

Inoltre il Suap è soggetto attivo del marketing territoriale, promuove lo sviluppo delle attività economiche e della capacità attrattiva di investimenti nel territorio.

Ai sensi del DPR 160/2010 il Suap gestisce tre tipologie di procedimenti:

a) il procedimento cd. Automatizzato (SCIA)

b) il procedimento ordinario (Procedimento Unico)

Nell’ambito della disciplina del procedimento ordinario l’art. 8 individua due ulteriori procedimenti di competenza del Suap:

  • un procedimento semplificato di proposta di variante agli strumenti urbanistici

  • una procedura di verifica preliminare di conformità dei progetti

c) il procedimento relativo alla chiusura dei lavori e collaudo (art. 10).

 

 
 
IL CENTRO STUDI PER LO SVILUPPO TERRITORIALE (Cesvit)

 

Il Cesvit è un'organizzazione no-profit che si occupa di promuovere lo sviluppo territoriale mediante gli strumenti della programmazione e della progettazione partecipata. L'obiettivo che il centro studi si pone è di sviluppare un'adeguata governance territoriale, fondata sul corretto coordinamento degli stakeholders, per creare concrete opportunità di sviluppo. 

 

 

IL TEAM

 

La compagine del centro studi è composta da studiosi e professionisti, che da anni si occupano di sviluppo territoriale e di finanziamenti europei. I componenti hanno negli ultimi quindici anni concorso a vario titolo a sviluppare la progettazione integrata finalizzata all'utilizzo dei fondi comunitari, vantando una lunga serie di esperienze nel campo della progettazione territoriale (Patti Territoriali, Pios, Urban, Pist, Gal...) e nella partecipazione a bandi su innovazione tecnologica e sviluppo precompetitivo. Attualmente il presidente del centro studi è l'avv. Elvira La Rosa.

 

 

LA ZFU DI BAGHERIA
 

Il progetto di ZFU di Bagheria nasce da un protocollo d'intesa con il Comune di Bagheria nel 2008 per sviluppare un percorso partecipato al fine di proporre l'istituzione di una zona franca in città. Tale intendimento si sviluppa a seguito di un ordine del giorno votato nel 2007 in Consiglio Comunale, che prevedeva l'impegno dell'Amministrazione Comunale ad adoperarsi per istituire una ZFU a Bagheria. Nel 2009, a seguito di diverse riunioni con il partenariato, il Cesvit redige gratuitamente e presenta il progetto, che viene ammesso a finanziamento nel 2010.

La perimetrazione della ZFU avviene secondo un criterio qualitativo (le politiche di sviluppo territoriale poste in essere) e quantitativo (massimizzando l'indice IDS, da cui dipendeva la posizione in graduatoria). L’IDS della ZFU proposta è stato ottenuto dalla combinazione di quattro indicatori di esclusione socioeconomica calcolati come media (ponderata per la popolazione residente) in ognuna delle sezioni censuarie che compongono l’area beneficiaria:

  • Tasso di disoccupazione, misurato con il rapporto tra la popolazione di 15 anni e più in cerca di occupazione, e le forze di lavoro nella stessa classe di età (DIS).

  • Tasso di occupazione, misurato con il rapporto tra la popolazione occupata con 15 anni e più, ed il totale della popolazione della stessa classe di età. Individua le potenzialità e le difficoltà del mercato del lavoro (OCC).

  • Tasso di concentrazione giovanile, misurato dal rapporto tra la popolazione residente di età inferiore a 24 anni sul totale della popolazione (GIOV).

  • Tasso di scolarizzazione, misurato con il rapporto tra la popolazione maggiore di 6 anni con almeno un diploma di scuola secondaria, ed il totale della popolazione della stessa classe di età (SCOL).

La ZFU deve essere un'area marginale dove l'IDS deve essere superiore alla media cittadina. Così è: la ZFU si contraddistingue per un tasso di disoccupazione del 39,60% (superiore al dato bagherese di 7 punti percentuali e di 28 punti rispetto al dato nazionale); il tasso di scolarizzazione nella ZFU è pari al 21,40% inferiore di 3 punti rispetto al dato cittadino e di dodici punti rispetto a quello nazionale. L'IDS nella ZFU è al 19,40%, quattro punti sopra il dato bagherese.

Ecco la sintesi della proposta:

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